martedì 28 febbraio 2012



Sabato 25 febbraio 2012 - Ancora una Calafuria “quasi” caraibica


Con i primi accenni di questa (forse) anticipata primavera, Calafuria si ripopola di subacquei, se così ci possiamo definire...

Al nostro arrivo, di buon ora, il parcheggio davanti al bar è quasi pieno. Tutti in configurazione tecnica quelli presenti. Noi siamo in tre, io, Marco ed il redivivo Roberto, che a questo giro non è voluto mancare all'appuntamento. Ci ha fatto un enorme piacere che si sia deciso a rimettere la testa sott'acqua anche in pieno inverno.

Mancano Walter per una forte sinusite che ci auguriamo gli possa passare presto, Alfredo anche lui mezzo acciaccato ed in procinto di diventare neopapà, Marcello e Umberto di cui non si hanno più notizie da qualche tempo....... Sarà forse il caso di andare alla trasmissione “Chi li ha Visti?”

Totale assenza di vento, ma il mare non è una tavola. Probabilmente a largo la situazione è diversa e gli effetti si vedono anche sottocosta. Comunque nessun problema a scendere in acqua. Le previsioni meteo-mare gentilmente fornite da www.lamma.rete.toscana.it non danno mare in aumento, per cui siamo tranquilli anche per l'uscita.

Prepariamo l'attrezzatura, bibo 10+10, bibo 12+12 e mono da 18 litri, tre stage S80 con EAN 50, due stage S40 con O2 (in caso di bail out), e siamo pronti per entrare in acqua.

Raggiunto il punto di immersione davanti al ristorante, mettiamo la testa sott'acqua e ci accorgiamo che anche questo sabato la visibilità è buonissima, “quasi caraibica”, si vede limpidamente il pianoro sotto di noi. Siamo fiduciosi che anche sul fondo la visibilità sia altrettanto buona. Segnale di ok e scendiamo.

Ci accorgiamo subito che c'è una discreta corrente che porta verso nord, che ci farà faticare non poco al rientro. Avevamo pianificato di fare il nostro solito giro (gorgonie al largo dell'isola). Le condizioni di visibilità decisamente sopra la media per Calafuria, ci aiutano anche a fotografare visivamente l'andamento delle cigliate più profonde ed a prendere meglio dei riferimenti che forse ci potranno essere utili nelle situazioni in cui la visibilità non sarà quelle che abbiamo avuto la fortuna di incontrare in queste ultime settimane.

Il giro è stato spettacolare specialmente grazie all'ottima visibilità, dalla superificie al sabbione tanto che in giornate come queste si potrebbe anche non usare la bussola. Tuttavia personalmente ritengo che sia proprio in giorni come questi che con la bussola e la visibilità si possono prendere dei riferimenti che viceversa sarebbe difficile avere. Io per esempio non mi ero mai accorto che piantata sulla sabbia davanti alla punta della cigliata che chiamiamo il “naso”, quella che si spinge più a largo e che degrada dai 38 agli oltre 42 metri, c'è la portiera di un automobile.

Qualche dato tecnico: profondità massima 43 metri, profondità media 19.5 metri, run time 101 minuti, CNS a fine immersione 43%. Il mio computer di riserva, che mi ero dimenticato di settare con la miscela di fondo e che avevo lasciato in aria, all'arrivo alla targa nel golfetto sotto la torre segnava ancora 83 minuti di decompressione da fare, mentre il Galileo che gestisce i cambi miscela mi dava l'ok per uscire, avendo usato come miscela di fondo un EAN 25 e come gas decompressivo un EAN 50!!! Mi sembra che la differenza sia abissale.... Ma ci sarà da fidarsi di questi computer??


Un caro saluto a tutti Gabriele e attendo Roberto che pubblichi le sue fotografie.


Ecco le mie immagini !

Gabriele e Marco sempre pronti al tuffo e disponibili, animati da uno spirito di gruppo che predispone a superare ogni imprevisto: compagni eccezionali ed affidabili !!! Un bel Polpo sui 9 metri di profondità avvistato sul rientro. Le immagini filmate del gorgonieto e di due spirografi, uno dei quali già fotografato da Gabriele che sorprende per il suo posizionamento: il galleggiante di una rete rimasta sul fondo .......

Spero che rendano abbastanza l'idea di quello che abbiamo visto anche se esserne stati protagonisti è indubbiamente un'altra cosa !

Ciao a tutti, Bobo







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